WhatsApp sì, WhatsApp no: privacy, applicazioni e l’elefante nella stanza
La comunicazione di WhatsApp agli utenti sull’aggiornamento dei termini di servizio sembra aver generato (finalmente!) un dibattito allargato sulle condizioni della nostra vita digitale, sulle politiche dei Gafam (acronimo che sta per Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft) e sulla loro capacità predatoria, elemento portante del capitalismo della sorveglianza. Temi che, fino a poco fa, sembravano essere discussi solo da una ristretta cerchia di nerd, addetti ai lavori o attivisti per i diritti digitali, stanno diventando di pubblico dominio. C’è di…