Socialini all’Hack or Di(y|e) (Bologna, 29-30 novembre 2024)

Socialini all’Hack or Di(y|e) (Bologna, 29-30 novembre 2024)

Nei pochissimi ritagli liberi di tempo, sto partecipando al progetto Socialini, un esperimento pedagogico, “una palestra di autoeducazione digitale, per bambinə e ragazzə di tutte le età”, creato da Morloi, Kenobit, FdA e dal sottoscritto.

Perché un progetto educativo sull’uso della rete e dei social?

“Nativə Digitalə”, sia la Gen Z, sia la Gen Alpha, hanno in realtà enormi difficoltà a gestire correttamente il flusso di social, piattaforme di intrattenimento, risorse e strumenti, proprio per il fatto che, avendoli a disposizione “magicamente”, difficilmente si interrogano sulle dinamiche e sul funzionamento delle piattaforme.

Piattaforme che, grazie all’arrivo di algoritmi e sistemi esperti di vario genere, somigliano sempre più a black box inconoscibili e quindi difficilmente controllabili da parte dell’utente.

L’idea di una palestra, pensata per bambinǝ dai 6 anni in su, ma strutturata come spazio di crescita per tutta la famiglia, nonnǝ inclusǝ, parte da una idea di un collettivo, costituito inizialmente da FdA, Kenobit, Kzk e Morloi, ed è strettamente collegata al Fediverso e ad alcuni concetti fondamentali, come la consapevolezza di strumenti e dinamiche e la riappropriazione degli spazi digitali.

L’educazione critica al digitale è più che mai necessaria, i risultati di un’accelerazione tecnologica spinta solo dal profitto e dall’interesse delle grandi aziende (in particolare della Silicon Valley) sono tragicamente sotto gli occhi di tutti: gamification e messa a profitto di ogni interazione, chiusura degli spazi di libertà e confronto in favore di piattaforme commerciali algoritmiche in cui gli utenti/consumatori sono rinchiusi come animali in gabbia, messa a lavoro di ogni istante della vita umana e trasferimento della ricchezza nelle mani di pochissimi colossi ormai più potenti degli stati, enshittification

Per quanto possa sembrare disperato il tentativo di contrastare questo determinismo tecnologico, a cui si è aggiunta da qualche anno l’onda dell’Intelligenza artificiale, vale la pena provarci: ogni scintilla di uso critico del digitale che si riesce a innescare è importante.

È anche per questo che io e Morloi saremo sabato pomeriggio (30 novembre) all’Hack or Di(y|e) al Vag 61 a Bologna: presenteremo il progetto Socialini, certo, ma soprattutto ci piacerebbe discutere con ǝ presentǝ dei possibili percorsi per aiutare le persone a riappropriarsi delle loro vite digitali e a usare le tecnologie che abbiamo a disposizione per l’interesse di tuttǝ e per il bene comune.

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