Tra decreti kafkiani e immaginario apocalittico, ecco il nuovo episodio di 20 Hertz
Come ogni giovedì, il nuovo episodio di 20 Hertz è disponibile. Mi sono accorto che ogni volta che preparo il podcast ci sono sempre più cose che vorrei includere di quelle che ci stanno in una struttura sensata, che non sia pesante da ascoltare, ma per adesso credo che una mezz’oretta sia la durata ideale per il progetto (e pazienza per ciò che rimane fuori: troverà il modo di ritornare).
In questo episodio ci muoviamo tra i labirinti dei decreti e i limiti agli affetti, ragionando poi di monoculture e colonialismo per ritrovarci immersi in un immaginario apocalittico… Il suono misterioso della settimana scorsa viene infine svelato e io ne approfitto per lanciare un’idea (sonora, va da sé) a tutti voi!
Buon ascolto!
Ecco i link e i riferimenti ai materiali citati durante l’episodio:
- L’appello Plus jamais ça, pour le jour d’après
- Orientalisme, drone et confinement
- Stefania Consigliere – Cristina Zavaroni, Ammalarsi di paura. L’«effetto nocebo» dello #stareincasa e della malainformazione sul coronavirus
- Le métro de Paris – Enregistrements sonores
- I microframmenti sonori da immaginario apocalittico vengono da Black Mirror e The Handmaid’s tale.